venerdì 17 febbraio 2012

D'ANNUNZIO E LA COSTA DEI TRABOCCHI - 1^ Parte

Nell'estate del 1889, D'Annunzio era ospite di Francesco Paolo Michetti a Francavilla, ma mal sopportova l'assenza della sua amante Barbara Leoni; F.P. Michetti, per l'intimità dei due, allora affittò una casa rurale su un promontorio in prossimità di San Vito. D'Annunzio vi si rifugiò subito per dedicarsi ala sua "musa" ispiratrice e alla stesura de "Il trionfo della morte"; nel romanzo (finito nel '94) si ritrovano descritti con precisione e lirismo la casa, l'eremo, il trabocco e i traboccanti di questo tratto di costa sanvitese che anno ispirato parte della storia.



... "Trovò l'Eremo a San Vito, nel paese delle ginestre, su l'Adriatico. Trovò l'Eremo ideale: una casa costrutita in un pianoro, a mezzo del colle, tra gli aranci e gli olivi, affacciata su una piccola baia che chiudevano due promontorii ... La casa non ad altro serviva che ad albergare forestieri nella stagione dei bagni, secondo l'industria comune del contado di San Vito, lungo la costa" ... (p.153-154)


... "Distava circa due miglia dal borgo, all'estremo confine d'una contrada detta delle Portelle, in una solitudine raccolta e benigna come un grembo. Ciascuno dei due promontorii era traforato; e si scorgevano dalla casa le aperture delle gallerie. La strada ferrata correva dall'una all'altra, in prossimità del lido, per una lunghezza di cinque o seicento metri, in linea retta. Dall'estrema punta del promontorio destro, sopra un gruppo di scogli, si protendeva un Trabocco, una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simile a un ragno colossale" ... (p.154)

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