venerdì 5 novembre 2010

Credenze e modi di dire locali


Tra le righe di questo libro ho scoperto che per i nostri pescatori esistono 2 tipi di garbino: quello chiaro, mite, e quello marcio, vento secco da sud, caldo e spossante, che dura 3 giorni; quando raddoppia improvvisamente la forza il mare diventa incrociato e genera trombe marine dette "scijoni"


Ad essi sono legate legende e superstizioni come quella che gli scijoni siano demoni venuti al mondo la notte di Natale e destinati ad esercitare opere malefiche; gli scijoni hanno anche un sesso: i maschi sarebbero quelle alte e slanciate, le femmine, più cattive, quelle con i fianchi larghi.


I pescatori le temono da sempre e contro gli scijoni una volta si tramandavano di padre in figlio la formula di scongiuro che era consegnata con sacralità nella notte di Natale o di San Giovanni; per essere valida, i genitori dovevano essere stati entrambi vergini prima del matrimonio.

Mentre si esercitava lo scongiuro, il marinaio doveva puntare la lama di un coltello nero, il coltello di San Liborio, verso lo scijone, dritto dentro l'occhio della tromba marina così si liberava e si squagliava.


Dopo lo scijone, viene la rivuddura: un'esplosione liberatrice, il vento vira a tramontana e con pioggia porta aria nuova e fresca.


Legate a queste credenze dalle nostre parti ci sono giorni che i pescatori chiamano punto di stella in cui tutti devono stare all'erta perchè la disgrazia è nel mare in se; il mare quando è irato porta morte e devastazione, punisce e vendica torti, come una bestia ferita azzanna, lacera, spacca, distrugge.


Sono punto di stella:

- il giorno del Santo Patrono e quello dei morti e se si va a pesca, le reti tirano su le ossa degli affogati

- il 16 novembre perchè una volta una tempesta inflisse lutti nelle famiglie dei pescatori della costa

- l'11, il 24 e il 29 giugno (Madonna dei Miracoli, San Giovanni e San Pietro)

- il 2 e il 6 luglio (Madonna delle Grazie e del Carmine)

- il 4 e 15 agosto (San Domenico e l'Assunta)

1 commento:

Unknown ha detto...

Ricordo, quando da ragazzina abitavo a Termoli, per San Basso, patrono della cittadina, la gente del posto(io e la mia famiglia venivamo da fuori) avvertiva noi ragazzi di non fare il bagno perché era "punta di stella" :se lo facevamo, era a nostro rischio e pericolo.