E’ il momento di andare a vedere!!!

L’ultima “
fotosaggezza” offre lo spunto per scoprire itinerari alternativi attraverso appunto un “mare di fiori”, tutte quelle piante cioè che vivono sulla sabbia nella vegetazione della macchia mediterranea,

nelle colonie di canna del reno e nelle pinete delle selvatiche e solitarie marine della costa abruzzese; la loro caratterisca di fiorire in tempi diversi dell’anno, fa sì che le poche zone naturali rimaste, risultano quasi sempre colorate e profumate.

Purtroppo ben poco è rimasto dell’originaria vegetazione litoranea, in circa 120 km di
spiagge sabbiose, poche sono quelle che conservano ancora la tipica caratterizzazione dunale con una flora ricca e interessante:
a nord il giardino mediterraneo di Pineto (di recente istituzione) e il Biotipo costiero di Martinsicuro;
a sud la spiaggia di Punta Penna, il giardino marino di San Salvo, le foci dei fiumi Sangro, Sinello e Osento.

Altri 30 km da Ortona sud fino a San Salvo, che completano la costa abruzzese, sono caratterizzati da “
Ripari” (Falesie) ed
Eremi (Scogliere) che si elevano dalle foci dei fiumi con il tipico ambiente della macchia mediterranea e l’estrema specializzazione rupicola con l’abbondante presenza di liquirizia e finocchio marino.

Superata
Punta di Acquabella sui pendii di San Vito troviamo una fitta vegetazione ripariale con pioppi, carpini e roverelle,

più avanti dal cantato Eremo si estende la
Costa delle Ginestre famosa per le splendide e profumate fioriture, qui la morfologia muta profondi “fiordi verdi” legano la costa all’entroterra:
Fosso delle Farfalle, Fosso Canale e Vallone di Rocca San Giovanni.
Da San Giovanni in Venere verso sud si protende la grandiosa
Lecceta di Torino di Sangro fino quasi al fiume Osento;

l’ultimo tratto di costa dal promontorio di
Punta Aderci (Punta D’Erce) al fiume Sinello è il meglio conservato e si caratterizza come vera e propria Oasi Naturale che sintetizza tutti i diversi ambienti della costa.
… nella speranza di aver suggerito itinerari per nuove scoperte, magari per la imminente scampagnata, resto in attesa dei Vs. resoconti fotografici e/o …Per saperne di più: D’Abruzzo n°42 e 82
3 commenti:
che belle foto, e che bei testi, e che bei posti!
un mare sempre piu' d'(a)mare
ludovico
quando vedo queste belle foto penso a come doveva essere ancora più bella la costa abruzzese alcuni decenni fa, per cui bisogna sempre resistere, resistere alla speculazione edilizia e preservare le zone naturali rimaste ancora intatte,
aldo
benvenuto aldo!
ludovico
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